L’alopecia androgenetica o calvizie comune colpisce almeno il 50% della popolazione maschile e il 20% di quella femminile.
Il principale responsabile dell’alopecia androgenetica è il DHT, un ormone derivato dal testosterone che, quando entra in contatto con i follicoli dei capelli, ne causa il progressivo restringimento e indebolimento, provocandone la caduta.
Una delle tecniche più efficaci (e risolutive) in assoluto è l’autotrapianto di capelli FUE-DHI: oggi il Dr. Dalla Vedova risponde a 4 domande su questa metodica!
Qual è il primo passo da fare per sottoporsi a questo trattamento?
Primo step: FUE. Cosa vuol dire? FUE identifica la Follicular Unit Extraction, ovvero la fase in cui si identifica il numero di unità follicolari che dovranno essere estratte per rinfoltire la zona ricevente e che, quindi, vengono asportate grazie a un piccolo strumento specifico.
Nella tecnica FUE-DHI (Direct Hair Implantation), che differisce dalla tradizionale FUE, il momento di creazione del sito coincide con l’impianto dell’innesto: le unità follicolari estratte vengono trattate e reimpiantate direttamente nel cuoio capelluto della zona ricevente. Questo significa che non è necessario creare prima le incisioni: grazie all’utilizzo di un implanter, la fase di incisione e innesto avvengono nello stesso istante.
Quanto dura l’intervento di autotrapianto FUE-DHI?
L’intervento di autotrapianto FUE-DHI può durare dalle 4 alle 7 ore, a seconda dell’area da ricoprire e quindi dei bulbi da trapiantare; il tutto avviene in regime di anestesia locale.
Cosa bisogna aspettarsi dopo l’intervento?
Dopo l’intervento di autotrapianto, il medico prescriverà alcuni medicamenti e lenitivi, insieme alle indicazioni di applicazione e alle tempistiche. La fase post-operatoria è importante tanto quanto quella operatoria, perciò è importante attenersi strettamente alle informazioni e alla posologia stabilite.
Quali sono i vantaggi rispetto alla metodica FUT?
Innanzitutto, gli studi effettuati sulla tecnica di autotrapianto FUE-DHI hanno evidenziato una percentuale di attecchimento dei follicoli vicina al 100%. Il risultato è estremamente soddisfacente, oltre che naturale.
Rispetto alla tecnica FUT (Follicular Unit Transplant), la FUE-DHI risulta molto meno invasiva, poiché, contrariamente alla prima, non prevede nessuna asportazione chirurgica. Questo permette di non avere cicatrici evidenti e di guarire in tempi assolutamente più rapidi.
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